Invecchiare in salute grazie (anche) all’intelligenza artificiale

In vista della giornata del 22 marzo del Milan Longevity Summit, che avrà come temi centrali il rallentamento del processo d’invecchiamento tramite comportamenti e stili di vita consapevoli e la creazione delle condizioni perché la popolazione possa invecchiare in modo sano, gli esperti dell’Ics Maugeri. Il Milan Milan Longevity Summit è in programma a Milano, dal 14 al 27 marzo al Meet Theater. “Oggi la fragilità rappresenta un fenomeno clinico di elevata prevalenza, con 6 soggetti adulti su 10 che mostrano almeno una parziale compromissione delle funzioni. In persone con patologie croniche questa prevalenza è ben più elevata, influenzandone tanto la gestione clinica quanto la prognosi. Tramite il ricorso a interventi multidimensionali strutturati (medico, nutrizionale, riabilitativo, psicologico), però, è possibile modularla e ridurne l’impatto sugli eventi clinici. Focus di interesse è in particolare la stretta connessione tra livello di fragilità e necessità riabilitative motorie e cardiorespiratorie, nonché il nesso tra fattori di fragilità e risposta alle cure farmacologiche e riabilitative” sottolinea il professor Antonio Spanevello, coordinatore dei Dipartimenti di Ricerca e Clinico Assistenziali degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, Gli Ics Maugeri sono promotori e coordinatori di un progetto che include un consorzio di 5 Paesi (Italia, Svizzera, Spagna, Romania e Lituania) e ha come obiettivo la realizzazione di una piattaforma tecnologica dotata di un sistema di intelligenza artificiale in grado di guidare soggetti sani ma a rischio di sviluppare una demenza attraverso un percorso multimodale che include l’esercizio fisico, un adeguato regime nutrizionale, il training cognitivo, la musicoterapia e il monitoraggio del benessere del sonno. “L’obiettivo del progetto è di migliorare la salute vascolare e cognitiva di 300 soggetti, riportando indietro le lancette dell’orologio biologico del loro cervello, attraverso la combinazione tra intervento multimodale, che include un corretto regime nutrizionale, l’esercizio fisico, la musicoterapia, il training cognitivo e la cura del benessere del sonno, il tutto orchestrato da una piattaforma tecnologica basata su un motore di intelligenza artificiale per la personalizzazione e l’adattamento del trattamento” spiega il dottor Christian Lunetta, specialista in Neurologia e direttore del Dipartimento di Medicina Riabilitativa NeuroMotoria dell’Irccs Maugeri. (foto Ufficio stampa)