Alzheimer: presto un nuovo test diagnostico?

Oggi il supporto biochimico clinico della diagnosi della malattia di Alzheimer deve avvalersi ancora esclusivamente dell’analisi del liquor ricavato attraverso una puntura lombare. Il dottor Federico Verde, responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Auxologico San Luca di Milano, ha recentemente pubblicato un articolo scientifico sulla rivista “Journal of Neural Transmission” in cui ipotizza che in un futuro non lontano (indicativamente nel 2027) sarà possibile introdurre gradualmente nuove procedure di dosaggio del sangue in ambito clinico. Questo test del sangue potrebbe rappresentare il primo esame diagnostico in persone con disturbi cognitivi in fase iniziale, per poi approfondire eventualmente la situazione con i dosaggi sul liquor. Inoltre, il dosaggio del sangue potrebbe essere utile per valutare l’efficacia dei farmaci sulla patologia. (foto www.pixabay.com)