Asma, 3 mln di persone colpite, il 65% non si cura, il convegno Federasma
In Italia, l’asma colpisce circa 3 milioni di persone. I più soggetti sono anziani e bambini, con stime in crescita anche a causa dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico. Il 10% di tutti i pazienti asmatici ne soffre in forma grave, con un elevato rischio di esacerbazioni e ospedalizzazioni, e tutto questo si traduce in costi elevati in termini di qualità della vita, oltre che per il servizio sanitario.
Per il suo trentennale, Federasma e Allergie organizza sabato 12 ottobre a partire dalle ore 10.30 presso IRCCS Maugeri Tradate un convegno dal titolo “Trent’anni di attività a favore e a tutela dei pazienti con malattie allergiche, atopiche e respiratorie”. L’appuntamento rappresenta l’occasione per celebrare il ruolo cruciale svolto dalla Federazione nel promuovere l’innovazione nella cura di patologie come asma, BPCO, allergie e dermatite atopica, una volta considerate malattie distinte e oggi riconosciute come correlate, e nel contempo riflettere sui cambiamenti avvenuti negli ultimi trent’anni e sulle sfide future nel panorama delle cure, della ricerca e del supporto ai pazienti.
“Trent’anni fa, quando fu fondata presso l’allora Fondazione Maugeri di Tradate “Federasma e Allergie”, avevamo meno strumenti farmacologici: si pensi solo che non esistevano le terapie con anticorpi monoclonali, che hanno rivoluzionato la vita dei pazienti, c’era meno attenzione alla prevenzione primaria e secondaria, era estremamente complesso incidere sulle politiche sanitarie e lo stesso coinvolgimento dei pazienti nel percorso di cura era una chimera – spiega il professor Antonio Spanevello, Coordinatore dei Dipartimenti di Ricerca e Clinico Assistenziali degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri e primario di Pneumologia dell’Irccs Maugeri Tradate -. In questi anni l’Associazione è stata un partner fondamentale per costruire un dialogo con tutti gli stakeholder affinché le malattie allergiche e respiratorie fossero portate all’attenzione delle istituzioni e nel supporto ai pazienti più severi sia nella gestione della malattia sia in quella delle attività di vita quotidiana. Adesso lo scenario è profondamente cambiato nella cura, nell’engagement e nella ricerca”.
Oggi presso IRCCS Maugeri Tradate è attivo un Centro per la Cura e la Ricerca dell’Asma con circa 800 pazienti trattati ogni anno e una quota compresa tra il 5 e il 10% con una forma di asma grave che richiede la terapia biologica, che possono avvalersi del prezioso supporto dell’Associazione Pazienti ASMAugeri.
Fra i molti supporti attivati in questi anni in collaborazione con “Federasma e Allergie” vi è anche la Scuola dell’Asma, un progetto di ricerca che coinvolge i pazienti nel percorso di cura con enormi benefici in termini di aderenza al piano terapeutico.
“Troppo spesso la compliance alla terapia da parte di chi soffre di asma bronchiale è drammaticamente bassa, circa il 35% – spiega il professor Antonio Spanevello -. Diversi studi, però, hanno dimostrato come istruire i pazienti al riconoscimento dei sintomi e delle esacerbazioni della malattia, alla gestione terapeutica, alla riduzione dell’esposizione ai trigger e al miglioramento delle attività sociali e fisiche contribuisca a migliorare la cooperazione nella gestione dell’asma. Interventi educativi specifici come la Scuola dell’Asma possono aiutare a migliorare il controllo dei sintomi e ridurre le ospedalizzazioni nei pazienti asmatici”.
Il programma del convegno prevede una mattinata dedicata a interventi di specialisti nel trattamento di queste patologie, mentre nel pomeriggio una tavola rotonda vedrà coinvolti rappresentanti delle istituzioni e della rete associativa per discutere delle sfide future nella gestione e nel sostegno ai pazienti. Si parlerà di prevenzione, accesso alle cure e advocacy con la presentazione del Manifesto dei pazienti che Federasma e Allergie presentò nel 1996 e delle altre istanze che sono state racchiuse nei Manifesti più recenti.