Covid 19: alterazioni al cervello possono permanere almeno un anno

Alterazioni del metabolismo del cervello e accumulo di molecole tossiche per i neuroni all’interno di quest’organo potrebbero essere alla base della cosiddetta “nebbia mentale” e dei problemi di memoria e concentrazione che il Covid 19 a volte lascia in eredità per mesi. A metterlo in evidenza è una ricerca coordinata dall’Università degli Studi di Milano a cui hanno partecipato anche il Centro Aldo Ravelli dello stesso ateneo, l’Asst Santi Paolo e Carlo e l’Irccs Istituto Auxologico Italiano del capoluogo lombardo. I ricercatori hanno osservato che a distanza di un anno dall’infezione possono persistere alterazioni funzionali delle aree cerebrali temporali, frontali e del tronco dell’encefalo, che sono alla base di difficoltà mnemoniche e di concentrazione. In altri casi, i problemi cognitivi non trovano un riscontro funzionale sul cervello, ma possono essere la conseguenza di cambiamenti psicologici simili a quelli che si verificano nel disturbo post traumatico da stress. (foto www.pixabay.com)

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