Il “naso elettronico” è quasi realtà

È in grado di diagnosticare il tumore alla prostata tramite un campione di urina con un’accuratezza dell’82% il prototipo di naso elettronico messo a punto da Humanitas e Politecnico di Milano. L’efficacia della metodica è confermata da uno studio da poco pubblicato sulla rivista scientifica “International Journal of Urology”. Il nome del progetto da cui ha avuto origine il primo prototipo sperimentale di naso elettronico è Diag-Nose. Lo studio evidenzia che con tale metodica, non invasiva, si identifica correttamente la presenza di tumore alla prostata nei pazienti malati nell’85,2% dei casi e risulta correttamente negativo in pazienti sani nel 79,1% dei casi. Un vantaggio rilevante del naso elettronico in confronto alla biopsia (la metodica tradizionale per la diagnosi di questo tumore) è il minor numero di falsi negativi quando la malattia è in fase precoce. “La biopsia alla prostata è oggi il gold standard per la diagnosi del cancro di questa ghiandola. Nonostante la maggior precisione che oggi l’esame ha raggiunto grazie all’utilizzo delle immagini di risonanza magnetica nel guidare il prelievo di tessuto, il tasso di rilevamento del tumore raggiunge al massimo il 48,5%. Una percentuale significativamente inferiore rispetto a quella del naso elettronico che, oltre a un’accuratezza diagnostica maggiore, limiterebbe il disagio e le complicanze per il paziente”, osserva il promotore dello studio, il dottor Gianluigi Taverna (foto), responsabile Urologia di Humanitas Mater Domini e medico-ricercatore dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Mi). (foto Ufficio stampa)

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