La risposta alla crisi? Una RSA multiservizi

Nella giornata d’apertura del Convegno nazionale di Anaste, il presidente nazionale dell’associazione, Sebastiano Capurso (foto), ha ribadito come sia impossibile fare a meno delle RSA per gli anziani non autosufficienti e con una seria compromissione funzionale e che è necessario assicurare le risorse per le cure per tali persone. Il presidente di Anaste ha poi sottolineato che in posti in RSA siano pochi e mal distribuiti, aggiungendo che l’assistenza domiciliare integrata non può rappresentare l’alternativa alla residenzialità, bensì una formula di assistenza integrativa da rispettare a condizioni di media o lieve intensità di assistenza. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha affermato che “il Governo si propone di attuare la riorganizzazione di un sistema all’interno del quale è rilevante il ruolo delle RSA”. Tra utenti, operatori e familiari, attorno alle RSA ruotano dieci milioni di persone. L’immagine distorta dei servizi resi da queste strutture, emersa durante la pandemia da Covid 19, non corrisponde alla realtà e non è d’aiuto a uscire da una complessa crisi di sistema. La RSA del futuro dovrà essere una RSA dei servizi, aperta al territorio, che utilizzi la telemedicina e con un supporto sanitario e sociale e un sistema di assistenza domiciliare. (foto Ufficio stampa)

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