Le glifozine curano anche lo scompenso cardiaco

L’approvazione da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dell’utilizzo delle glifozine (SLGT2) per la cura dello scompenso cardiaco ha ricevuto l’apprezzamento della Sic (Società Italiana di Cardiologia). La società scientifica sottolinea che questi farmaci, che nascono come antidiabetici, sono in grado di ridurre i ricoveri e la mortalità, nonché di migliorare la qualità della vita, di persone con scompenso cardiaco che non soffrono di diabete.

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