Scoperto possibile biomarcatore dell’Alzehimer

L’individuazione di biomarcatori presenti prima della comparsa dei sintomi della malattia è molto importante perché permettere di iniziare le cure precocemente. Ed è ancora più importante quando si ha a che fare con patologie, come l’Alzheimer, nei confronti delle quali i farmaci sono solo in grado di rallentarne l’evoluzione. Un recente studio del Karolinska Institutet (Svezia) ha messo in trovato nella proteina GFAP un possibile biomarcatore per le fasi molto precoci della malattia di Alzheimer. Infatti, indicherebbe la presenza di depositi di beta amiloide nel cervello molti anni in anticipo rispetto alle manifestazioni cliniche della patologia. (foto www.pixabay.com)

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