Screening oncologici: alla Asl 1 di Roma la prevenzione è personalizzata

Ha l’obiettivo di identificare le donne a più alto rischio per ragioni genetico-familiari di sviluppo di una neoplasia il programma di screening per i tumori eredo-familiari di mammella e ovaio attivato dalla Asl Roma 1 e dall’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma. La presenza di certe mutazioni genetiche e di casi di tumori alla mammella in pazienti maschi rappresentano infatti degli indicatori di rischio. La prima valutazione è quella relativa alle risposte a questionari che raccolgono dati genetico-familiare somministrati nell’ambito dei programmi di screening mammografici proposti a tutte le donne con un’età compresa fra i 50 e i 74 anni dalla Asl 1 di Roma. “L’avvio di questo percorso è un ulteriore potenziamento dell’offerta di prevenzione oncologica offerta dal servizio sanitario regionale. Si tratta di una offerta personalizzata e ritagliata proprio sulle esigenze dei cittadini”, ha affermato il dottor Enrico Di Rosa, direttore del Coordinamento Programmi di Screening della Asl Roma 1. (foto www.pixabay.com)