Uno studio per tutelare le acque reflue da sostanze usate per Tac e RM

Per un corretto smaltimento dello iodio e del gadolinio e pensando alla salvaguardia dell’ecosistema acquatico delle città con la prospettiva di riciclare questi minerali, il Servizio di Radiologia e Diagnostica per Immagini dell’Irccs Policlinico San Donato di Milano, guidato dal professor Sardanelli (foto), ordinario di Radiologia all’Università degli Studi del capoluogo lombardo, sta portando avanti lo studio “GREENWATER, Riduzione dei residui di mezzo di contrasto nelle acque reflue ospedaliere: studio preliminare”. I risultati preliminari della ricerca sono stati presentati lo scorso 4 marzo a Vienna, durante l’European Congress of Radiology. Lo studio sta monitorando la quantità di iodio e gadolinio presente nelle urine dei pazienti dopo una Tac o una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Tali minerali sono espulsi con le urine dopo la somministrazione endovenosa, finendo nelle acque reflue. Siccome gli impianti di trattamento di queste acque non prevedono nessuna azione specifica nei confronti di tali elementi chimici, c’è il rischio che importanti organismi quali plancton e alghe siano danneggiati. “In un contesto socio-economico nel quale la protezione dell’ambiente è posta in primo piano, è necessario affrontare questo tema con un’azione proattiva che parta dai nostri ospedali. Il progetto GREENWATER è il primo passo per una sanità sostenibile che promuova concretamente un modello di economia circolare” ha commentato il professor Sardanelli. (foto Ufficio stampa)

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