Onde elettromagnetiche contro influenza e Covid

Si stima che l’inverno porterà un significativo incremento di casi di influenza, parainfluenza, Covid-19 e virus respiratori sinciziali, addirittura superiore agli oltre 14,5 mln di casi registrati nel 2023-2024. Secondo le stime che arrivano dai Paesi dell’emisfero Sud, dove la stagione fredda si è appena conclusa, potrebbe attenderci una stagione da 20 mila decessi dovuti alle complicanze che possono subentrare soprattutto nei soggetti più fragili, nei bambini e negli anziani.

Numeri non banali per i quali il vaccino rappresenta una soluzione “semplice ma salvavita”, come l’ha definita il Prof. Nicola Petrosillo del Campus Biomedico di Roma, capace di proteggere da complicanze pericolose.

Tuttavia, i dati dell’ultima campagna vaccinale segnano un trend in controtendenza: solo il 53,3% degli over 65 si è vaccinato contro l’influenza, un calo rispetto al picco pandemico del 65,3% e ancora lontano dal target del 75% indicato dall’OMS. Anche per il vaccino contro il Covid la situazione è critica, con solo 1,885 milioni di over 60 vaccinati su oltre 9 milioni di dosi disponibili.

In questo contesto, si stanno facendo strada nuove soluzioni complementari ai vaccini per ridurre la propagazione dei virus nell’aria in ambienti chiusi, che sfruttano soluzioni diverse per inattivare i virus respiratori sospesi nell’aria: dai filtri (HEPA, ULPA, a carboni attivi, ecc.) alla tecnologia a plasma, dall’ossidazione fotoelettrochimica (PECO) alla radiazione germicida ultravioletta (UVGI).

Tra le soluzioni più recenti e innovative c’è e4life, un dispositivo disponibile in versione ambientale (e4life ambient) e indossabile (e4life personal), che sfrutta la tecnologia e4shield per inattivare i virus presenti nell’aria, neutralizzandoli. La tecnologia, frutto di un brevetto italiano, non utilizza agenti chimici o materiali filtranti, ma si basa sulla trasmissione di onde elettromagnetiche in grado di inattivare la carica virale in aerosol che include droplet fino a 10 Micron con una efficacia superiore al 90% e con una velocità di propagazione pari a quella della luce rendendo quasi istantanea l’inattivazione virale.

“I virus, da un punto di vista elettrico, sono simili a una batteria, con una carica positiva interna e una carica negativa presente sul guscio della superficie esternaLa tecnologia esclusiva e4shield sottopone i virus a un preciso campo elettromagnetico oscillante che manda in risonanza il guscio esterno fino a romperlo. In questo modo i virus sono completamente inattivati e non sono più in grado di infettare”, spiega Vincenzo Pompa, CEO di e4life.

L’innovativa tecnologia è stata inclusa e valutata positivamente nello studio prospettico tecnologico JRC – HERA. Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea è l’ente che fornisce un supporto scientifico all’Unione Europea nella definizione delle linee guida/regole con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita.Nello specifico, il report “Suppressing indoor pathogen transmission: A Technology Foresight study” include e4shield tra le tecnologie del presente che devono essere considerate dell’UE per garantire un incremento della qualità dell’aria negli ambienti indoor.

e4life è stato lanciato grazie alla joint venture tra due eccellenze globaliELT Group, da oltre 70 anni leader mondiale nei sistemi di Difesa Elettronica, e Lendlease, specializzata in grandi progetti di rigenerazione urbana.

La tecnologia e4shield, che è il cuore del dispositivo e4life, è stata sviluppata durante il periodo del Covid-19 per iniziativa di un ricercatore di ELT Group che ha deciso di approfondire l’uso dei campi elettromagnetici per l’inattivazione dei virus. Basandosi su una ricerca di scienziati taiwanesi pubblicata sulla rivista scientifica Nature e supportato dall’azienda, ha testato diverse frequenze di onde elettromagnetiche inizialmente sul Covid-19 e poi su altri Coronavirus.

Efficacia certificata

Questi device non richiedono l’evacuazione degli ambienti perché sono innocui per l’uomo e gli animali. Gli impulsi elettromagnetici di cui si serve sono sicuri. Questo vale sia per la versione ambientale del dispositivo (e4life ambient), che agisce su un’area pari a circa 50 mq, sia per la versione indossabile (e4life personal), certificata CE e SAR, il che garantisce che il dispositivo si possa portare con sé per tutto il tempo che si desidera senza alcuna preoccupazione per la salute.

La tecnologia impiegata nei dispositivi e4life è stata soggetta a rigorosi test scientifici e validata dall’Ospedale Militare del Celio, dall’istituto di ricerca indipendente ViroStatics e da una recente campagna di test condotta presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Università degli Studi di Milano (Italia). La tecnologia e la sua efficacia nei confronti dei virus respiratori è stata descritta da due recenti pubblicazioni della rivista Viruses (giugno 2023) e dell’European Society of Medicine (ottobre 2023).

La tecnologia di e4life è in costante evoluzione e adattabile a un numero sempre maggiore di virus e, in un prossimo futuro, anche ad altri microorganismi. Grazie alla continua ricerca scientifica, infatti, i dispositivi saranno in grado di inattivare un numero sempre maggiore di patogeni per tipologia e quantità.

Tramite l’applicazione e4life per sistema Android/iOS Apple è possibile scaricare gli aggiornamenti periodici del dispositivo e gestire uno o più device contemporaneamente.