20 febbraio: giornata mondiale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato

Nella giornata istituita dallo Stato la legge 155/2020, Uneba, attraveros le parole del suo Presidente Franco Massi, esprime il ringraziamento per le donne e gli uomini che ogni giorno si prendono cura di chi è fragile: nelle Rsa, negli ospedali, nelle strutture per persone con disabilità, e in molte altre realtà ancora. Ma sottolinea, nel contempo, la cronica e grave mancanza, nel nostro Paese, di personale: mancano infermiere e infermieri, mancano operatrici sociosanitarie e operatori sociosanitari… E chi ci rimette sono gli anziani non autosufficienti e tutte le altre persone fragili: se manca il personale, minore è l’assistenza. Inevitabilmente. In più, il personale in servizio soffre un carico di lavoro più pesante, per colmare i vuoti. Il problema di fondo è la formazione: in 20 anni, sottolinea Massi, le Università hanno messo a disposizione 100.000 posti in meno, rispetto al fabbisogno, per laurearsi in infermieristica. I corsi per OSS spesso scarseggiano, o scarseggiano di iscritti. Entro il 2027 andranno in pensione 35 mila medici, e probabilmente non tutti saranno sostituiti. Un impegno concreto per avere in futuro personale e sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato sufficiente a coprire il carico di lavoro e a garantire ai più fragili cura e assistenza è il modo migliore per onorare l’impegno e il sacrificio del personale oggi.

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