Ospiti e famiglie: incontri sicuri grazie al container con plexiglass

di Roberto De Filippis

Alla luce dell’evoluzione nel nostro Paese della pandemia da Covid 19, oggi è una grande responsabilità consentire le visite di familiari e caregiver per chi gestisce le Rsa. Per far sì che gli ospiti possano incontrare le persone care in assoluta sicurezza (e dunque anche al riparo dal rischio di contagio dal virus Sars-Cov-2), Niederstätter ha ideato e realizzato un container con due ingressi e che, all’interno, ha una parete divisoria in plexiglass.

Vicini, ma protetti

Questi particolari “centri di visita” prevedono l’accesso, da parte dei familiari e degli ospiti, da due ingressi separati. La struttura, di cui al momento si sono dotate due Rsa trentine, ossia la casa di riposo di Lorenzerhof, a Lana (Bz), e un’altra di Pilsenhof, a Terlano (Bz), fa dell’essenzialità il suo tratto distintivo: suddivisa in due stanze, rigorosamente sanificate e separate da un pannello di plexiglass, evita in qualsiasi momento il contatto tra i visitatori e gli ospiti della Rsa. Ogni stanza è accessibile attraverso una porta e non vi è modo che da un ambiente del container, il cui accesso è ovviamente privo di barriere architettoniche, si passi all’altro. Per entrare in questa struttura è sempre obbligatorio non soltanto utilizzare la mascherina e disinfettarsi le mani; infatti, gli anziani devono anche essere risultati negativi ad almeno due test contro il Covid 19.

“Siamo molto orgogliosi, come azienda, di poter dare un contributo così prezioso per le Rsa. Normalmente l’accesso alle case di riposo è severamente vietato perché il rischio di contagio è molto elevato. Ma grazie a questa soluzione le famiglie potranno visitare i loro parenti anziani e ritrovare un po’ di normalità e serenità in questi tempi difficili”, spiega Manuel Niederstätter, membro del consiglio d’amministrazione e prossima generazione dell’azienda familiare.

Una risorsa per le Rsa

Quelle di Lana e Tarlano non sono però le uniche Rsa ad aver manifestato interesse per questi container, che anche in un momento complesso come l’attuale permettono di non rinunciare a un momento così importante come la visita dei familiari, senza che però venga meno la sicurezza in tema di contagio. Per esempio, una di queste strutture è stata richiesta anche dalla casa di riposo di Anneberg di Laces (Bz), dove rimarrà fino a febbraio 2021.

Infine, alla casa di cura Eremo di Arco (Tn), dove è in corso la ristrutturazione dell’edificio, l’azienda Niederstätter costruirà una struttura a due piani che sostituirà quella principale. Questa struttura ospiterà ambulatori, sale fitness e camere con servizi igienici, naturalmente tutti privi di barriere architettoniche.

Qualità e affidabilità

La missione dell’azienda Niederstätter, che ha sede a Campodazzo (Bz), è di sviluppare soluzioni individuali e su misura per le imprese edili. Niederstätter investe regolarmente sulle nuove tecnologie, sui metodi di lavoro efficienti e sulla formazione di alto profilo. Così, è in grado di offrire servizi affidabili e innovativi a tutte le imprese di costruzione, alleggerendo il loro carico di lavoro. Infine, l’azienda si contraddistingue per la qualità dei prodotti.

Anche negli ospedali

I container “anticonvenzionali” dell’azienda Niederstätter sono richiesti anche in altri contesti. Per esempio, gli ospedali di Brunico, Bressanone e Vipiteno si sono dotati di alcuni modelli per allestire aree triage all’esterno delle strutture, così da fronteggiare con maggiore sicurezza l’emergenza Covid 19. Anche la Fiera di Bolzano si è rivolta a Niederstätter per la fornitura di container, che sono stati utilizzati come alloggi per i senzatetto nel corso dell’emergenza sanitaria di inizio aprile. Infine, ventuno container dell’azienda sono stati installati come aule per la sistemazione di cinque classi della scuola primaria di Sacile (Pn), durante i lavori di costruzione di quest’ultima. Tutte le commesse sono state attuate in tempi strettissimi.