Alzheimer: un aiuto da un anticorpo monoclonale?

In futuro, l’anticorpo monoclonale 12A12 potrebbe diventare una nuova arma contro la malattia di Alzheimer. A ipotizzarlo è uno studio svolto dall’Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari (Ibiom-Cnr) di Bari, dal Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, dalla Fondazione Irccs Santa Lucia di Roma, dalla Fondazione Irccs Bietti di Roma e dalla Fondazione Ebri di Roma e coordinato dall’Istituto di Farmacologia Traslazionale di Roma e dall’Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino. Agendo contro i frammenti nocivi che hanno origine dalla proteina Tau, il cui accumulo del cervello favorisce la comparsa della malattia di Alzheimer, questo anticorpo monoclonale favorirebbe la regressione di alcuni deficit cognitivi tipici della patologia.

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