Comunità energetiche, facciamo chiarezza

Una delle soluzioni più interessanti per far fronte al caro bollette è rappresentato dalle comunità energetiche. Ma di che cosa si tratta di preciso? Lo ha spiegato bene in un recente incontro il professor Davide Chiaroni (energy & strategy, Politecnico di Milano). Le comunità di energia rinnovabili sono soggetti giuridici, controllati da azionisti o membri situati nei pressi degli impianti di produzione, e si basano sulla partecipazione aperta e volontaria. I membri o gli azionisti sono titolari dei punti di connessione su reti elettriche di bassa tensione sottese alla stessa zona di mercato (cabina primaria). Inoltre, i membri presenti nella configurazione danno mandato allo stesso referente, ossia la comunità stessa, per l’accesso alla valorizzazione e all’incentivazione dell’energia elettrica condivisa. D’altro canto, gli autoconsumatori di energia rinnovabile sono clienti finali e/o produttori per cui le attività di produzione e scambio dell’energia elettrica non rappresentano l’attività commerciale o professionale principale. Inoltre, gli autoconsumattori presenti nella configurazione sono titolari di punti di connessione situati nello stesso edificio o condominio. Infine, danno mandato allo stesso referente per la costituzione e la gestione della configurazione; il referente può essere un produttore non facente parte della stessa configurazione. (foto www.pixabay.com)