Telecyclette, un progetto pensato per gli ospiti delle RSA

Durante il “XR4REHAB Annual Conference 2023” dello scorso 29 giugno il professor Claudio de’Sperati, associato di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica alla Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha presentato “Telecyclette”. Si tratta di un progetto innovativo, della durata quadriennale,che ha l’obiettivo di introdurre un nuovo modello di riabilitazione per gli anziani ospiti delle RSA e che vede coinvolte, oltre all’Università Vita-Salute San Raffaele, che ne è il capofila, anche l’Università degli Studi del capoluogo lombardo e l’Università di Aalborg (Danimarca). Il progetto Telecyclette si differenzia dai sistemi di ciclismo indoor con realtà virtuale già disponibili perché fa dialogare una cyclette da camera, posizionata per esempio nella palestra di una RSA, e una bicicletta reale. Grazie a un visore di realtà virtuale l’anziano è proiettato su una bicicletta reale su cui, in quel momento, sta pedalando una persona in carne e ossa. La Telecyclette permette quindi di sentirsi su una vera bicicletta (telepresenza). Nel progetto sono coinvolte due RSA: la San Giuseppe di Milano (Associazione Monte Tabor) e la Residenza il Trifoglio di Torino (Cooperativa Sociale Bios). “Possiamo immaginare un futuro in cui il nipote chiamerà al telefono il nonno in RSA, proponendogli di fare un giro in Telecyclette insieme, oppure in cui sarà possibile per una persona anziana, un po’ come si fa con un taxi, prenotare un giro in Telecyclette con un volontario che regala un po’ del suo tempo o appoggiandosi a una rete di accompagnatori ciclistici a distanza, un possibile nuovo mestiere che questo progetto prefigura. È proprio il rendere virtualmente possibile una cosa ritenuta impossibile per le persone anziane che vivono nelle RSA, e cioè pedalare all’aria aperta in compagnia, che ci fa dire che questo progetto può rappresentare una vera e propria rivoluzione nella riabilitazione degli anziani e, quindi, nel miglioramento della loro qualità di vita… ma in fondo anche un po’ di quella di tutti noi se ci proiettiamo in quella situazione futura: in bicicletta forse potremo continuare ad andarci”, ha dichiarato il professor de’Sperati. (foto Ufficio stampa)