Alzheimer: in tanti rischiano di non ricevere cure

L’85% delle persone con demenza corre il rischio di non ricevere cure adeguate dopo la diagnosi. L’allarme arriva dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2022, intitolato “La vita dopo la diagnosi: trattamento, cura e supporto”, che nel nostro Paese è stato diffuso oggi, in occasione della 29esima Giornata Mondiale Alzheimer, da Federazione Alzheimer Italia quale rappresentante di Adi (Alzheimer’s Disease International). Si stima che in Italia attualmente siano 1.487.368 le persone con demenza, cifra che, entro il 2050, potrebbe salire a 2.316.951. Per far fronte a questa emergenza, Federazione Alzheimer Italia sottolinea la necessità di avviare interventi urgenti e concreti, a partire dallo sviluppo di Piani regionali sulle demenze. Un altro intervento necessario è l’attivazione di Pdta (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) con indicazioni chiare e uniformi, che integrino gli aspetti socio-sanitari e assistenziali per creare una rete di supporto efficiente. Inoltre, Federazione Alzheimer Italia auspica lo sviluppo di interventi di telemedicina che garantiscano alla persona con demenza continuità assistenziale, nonché la stabilizzazione e l’implementazione da parte delle Regioni dei flussi informativi centralizzati (dalle Regioni verso il Ministero della Salute) sui dati epidemiologici e sugli accessi ai servizi per permettere una programmazione migliore degli interventi; il potenziamento degli strumenti di diagnosi precoce.

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