Verso la Giornata Mondiale dell’Alzheimer: l’arte come cura e nuove metodologie non invasive

In vista della Giornata Mondiale dell’Alzheimer del prossimo 21 settembre Airalzh Onlus promuove l’arte come cure e nuove metodologie non invasive. Nel tenere sotto controllo i disturbi comportamentali che contraddistinguono la malattia di Alzheimer l’arte rappresenta un approccio alternativo. Disegnare dà infatti la possibilità di esplorare nuovi percorsi di cura, apportando ai pazienti tranquillità e soddisfazione. Emblematico è il caso di Anna Sandri. Scomparsa a 93 anni dopo aver convissuto con l’Alzheimer negli ultimi 18, ha lasciato ai propri figli una singolare eredità: numerosi quadernoni contenenti scritti e disegni (foto). Tali opere sono state donate ad Airalzh con l’obiettivo di aiutare la ricerca scientifica. Per quel che concerne invece la ricerca su questa patologia, grazie a uno studio scientifico finanziato tramite il Bando AGYR 2020 il dottor Alberto Benussi, ricercatore Airalzh alla Clinica Neurologica degli Spedali Civili di Brescia è riuscito a ottenere importanti miglioramenti sulla memoria a lungo termine nei malati di Alzheimer grazie alla stimolazione elettrica a correnti alternate; si tratta di una tecnica non invasiva, che consente di risincronizzare le onde cerebrali alla frequenza corretta. (foto Ufficio stampa)

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